Daris, Sergio: Dizionario dei nomi geografici e topografici dell’Egitto greco-romano, supplemento 5. Formato 21,5 x 29,7, ISBN: 978-88-6227-363-3, Euro 165.00
(Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma 2010)
 
Reviewed by Giorgia Cafici, Scuola Normale Superiore di Pisa
 
Number of words : 801 words
Published online 2012-07-13
Citation: Histara les comptes rendus (ISSN 2100-0700).
Link: http://histara.sorbonne.fr/cr.php?cr=1291
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          Il Dizionario dei nomi geografici e topografici dell’Egitto Greco-Romano viene commissionato nel 1925 dalla Società Geografica d’Egitto al papirologo pugliese Aristide Calderini.

 

          Il proposito dell’opera è rintracciabile nel suo titolo ma sono le parole stesse dell’autore, nell’Avvertenza del Volume I parte II, a specificare la tipologia dei lemmi da includere in questo dizionario. La selezione avviene, infatti, tramite un doppio criterio: da una parte devono essere inseriti nell’opera tutti i nomi geografici e topografici greci e latini rintracciati in documenti provenienti dall’Egitto, dall’altra tutti i nomi geografici e topografici riferibili a località egiziane individuati in testi latini e greci. Il terminus ante quem per la cernita dei lemmi da introdurre viene esplicitamente considerato dall’autore il 1000 d. C.

 

          Allo stesso modo è sempre Calderini a specificare i limiti geografici presi in considerazione. Questi non coincidono con i confini dell’odierno stato egiziano ma vengono “allargati anche alla Nubia e in generale ai paesi compresi fra il Mar Rosso e l’Oceano Indiano e il deserto del Sahara e, più a nord, l’antico confine della Cirenaica, in modo che chi legge o consulta il Dizionario possa accusare l’autore di aver allargato il disegno rigoroso dell’opera piuttosto che ristretto” (Calderini A., Il Dizionario dei nomi geografici e topografici dell’Egitto Greco-Romano, Vol. I, parte II, p. XIII).

 

          Il dilagare dei due conflitti mondiali e il difficile dopo guerra sono causa del notevole rallentamento subito dal lavoro sia nella stesura che nella pubblicazione. Il papirologo pugliese riuscì a completare la compilazione solamente della prima lettera dell’alfabeto, alfa, e a dare alle stampe esclusivamente i primi due fascicoli, editi rispettivamente nel 1935 e nel 1966. Bisognerà aspettare il 1987 per vedere il Dizionario completo di tutte le sue voci. A portare a termine questa complessa e corposa opera è, a più di sessant’anni dalla sua commissione, uno degli allievi di Aristide Calderini, Segio Daris, oggi docente ordinario di papirologia all’Università di Trieste.

 

          La natura stessa delle fonti utilizzate per la compilazione del Dizionario, per lo più papiracee ed epigrafiche, e quindi costantemente integrate da nuove scoperte,  rende questo lavoro destinato a un costante ampliamento e a una perenne revisione. È sorta perciò ben presto l’esigenza di corredare con supplementi i volumi originari, in modo da rendere costantemente aggiornato il Dizionario tenendo conto delle più recenti acquisizioni scientifiche. Vedono così la luce, fino ad oggi, cinque fascicoli di supplementi: il primo pubblicato nel 1988 contiene il materiale reperito tra il 1936 ed il 1986; il secondo, edito nel 1996, i nuovi testi pubblicati tra il 1987 ed il 1993, il terzo, del 2003 i documenti editi tra il 1994 ed il 2001, il quarto, del 2006, il materiale raccolto tra il 2002 ed il 2005.

 

          Il Quinto Supplemento costituisce, attualmente, l’ultimo fascicolo di aggiornamento del Dizionario. Pubblicato nel 2010 a cura di Sergio Daris esso raccoglie tutti i documenti editi tra il 2006 ed il 2009. Il criterio utilizzato nella compilazione di questo supplemento riprende totalmente quello dei fascicoli precedenti: per un toponimo di nuova introduzione viene sempre segnalata la fonte nella quale esso è reperito, indicata come citazione (CIT.), la denominazione (DEN.) sotto la quale questo viene compreso, ovvero se si tratti di un popolo, di una città, di un villaggio etc., e la localizzazione (LOC.), ovvero in quale circoscrizione, distretto o provincia esso sia da ubicare.

 

          È possibile trovare, accanto a queste voci principali, ulteriori informazioni quali ad esempio le differenti grafie assunte nelle diverse fonti (GRAF.); gli aspetti e le caratteristiche del toponimo nei casi in cui non si tratti più solamente di una variante grafica ma di una sostanziale diversità (NOM.); l’etimologia (ETIM.); gli epiteti riferiti dalle fonti (EPIT.); le proposte di identificazione (IDENT.); la storia della località (STOR.); la topografia locale (TOP.) ovvero l’indicazione di edifici, terreni o altre caratteristiche topografiche; i funzionari o le cariche riferite al luogo considerato (FUNZ.); gli addetti ad arti e mestieri e professioni nominate in rapporto al luogo considerato (PROF.); i dati riferibili alla popolazione (POP.); altre indicazioni di carattere variabile (VAR.) e la bibliografia relativa (BIBL.) disposta in ordine cronologico.

 

          Le voci che, all’interno del supplemento, hanno subito modifiche o aggiornamenti  sono corredate esplicitamente, nella sezione bibliografia, dal rimando interno alla voce principale del dizionario in modo da permettere un rapido rinvenimento.

 

          I nuovi toponimi inseriti in questo quinto volume sono 131. 13 sono i lemmi modificati in una delle loro voci e 8 nella loro totalità, 16 vengono considerati da eliminare totalmente mentre per 39 è proposta una lettura alternativa.

 

          Utilizzando i medesimi criteri di compilazione individuati da Calderini agli inizi del Novecento, il Quinto Supplemento, frutto dell’attento e puntuale lavoro di Daris, trova perfettamente collocazione all’interno del Dizionario. Quest’ultimo risulta, pertanto, sebbene articolato in diversi volumi e fascicoli, un lavoro unitario, articolato in maniera omogenea, di facile consultazione e sempre costantemente aggiornato.