Coqueugniot, Gaëlle : Archives et bibliothèques dans le monde grec. Édifices et organisation. Ve siècle avant notre ère – IIe siècle de notre ère. xi+168 pages, illustrated throughout. In French with English abstract, ISBN 9781407311548. £31.00
(Archaeopress, Oxford 2013)
 
Compte rendu par Flavia Cecchi
 
Nombre de mots : 601 mots
Publié en ligne le 2017-01-24
Citation: Histara les comptes rendus (ISSN 2100-0700).
Lien: http://histara.sorbonne.fr/cr.php?cr=2013
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In questo volume Gaëlle Coqueugniot ripropone i risultati principali della sua tesi di dottorato (2005). Il lavoro è organizzato in due sezioni, entrambe corredate da numerose immagini: la prima (pp. 3-65) riflette in una trattazione ben strutturata le testimonianze antiche utili allo studio di archivi e biblioteche; la seconda (pp. 67-150) è costituita da un catalogo analitico del materiale archeologico, dalla fine dell’epoca arcaica all’inizio dell’impero di Traiano.

 

Il tema oggetto di studio viene affrontato in un primo momento dal punto di vista lessicale (pp. 3-5), sottolineando l’ambiguità semantica dei vocaboli antichi per indicare i termini ‘archivio’ e ‘biblioteca’, di cui la studiosa fornisce un’interessante lista, se pure, come precisato da lei stessa, non esaustiva (p. 4). La principale differenza tra i concetti di ‘archivio’ e ‘biblioteca’ risulta associata al tipo di testi ivi conservati: documenti a scopo informativo o scritti per lo più a carattere letterario.

Nella seconda parte del primo capitolo (pp. 5-9) si esaminano poi le fonti antiche, tarde e umanistiche che descrivono collezioni di libri, fornendo un breve quadro della storia delle ricerche archeologiche, epigrafiche e filologiche aventi per oggetto questa tipologia di edifici, sino ad arrivare alle indagini più recenti.

 

Il secondo capitolo (pp. 11-27) si occupa delle testimonianze epigrafiche, letterarie e archeologiche relative alla conservazione di testi e documenti nell’Atene arcaica e classica. Tali dati fanno emergere l’importanza della zona sud-ovest dell’agora, dove sarebbe sorto il complesso del bouleutérion-Métroon, la cui struttura e il cui impiego sono oggetto di dibattito tra gli studiosi. Biblioteche attestate in epoca ellenistica e romana risultano invece il Ptolémaion e quella di T. Flavius Pantainos; a proposito di quest’ultima, oltre all’aspetto archeologico si ricorda in particolare l’interessante iscrizione relativa alle modalità di consultazione dei volumi.

 

I due capitoli seguenti forniscono una panoramica generale degli archivi e delle biblioteche presenti sul suolo greco. In particolare, il terzo capitolo (pp. 29-37) si occupa degli archivi, distinguendoli innanzitutto in pubblici, appartenenti a santuari e privati. Dopo averne descritto evoluzione e topografia, si formulano anche ipotesi sulle consultazioni ivi effettuate, sulle tipologie di utenti e sulle modalità di accesso all’edificio.  Nel quarto capitolo (pp. 39-42), presentata un distinzione tra biblioteche private, in particolare quelle reali di età ellenistica, e pubbliche, si considera la preponderante presenza di queste ultime in epoca ellenistica e romana, sottolineandone gli aspetti topografici, come per gli archivi, e ricostruendo dati sulle modalità di accesso da parte degli utenti.

 

Il quinto capitolo (pp. 43-55) è dedicato alle caratteristiche architettoniche delle due strutture, che paiono evidenziare una progressiva indipendenza rispetto a un’iniziale inglobamento in complessi pubblici multifunzionali. Si considerano dunque dimensioni e planimetrie, cercando di individuare i caratteri ricorrenti. Interessanti risultano anche le testimonianze sulle indicazioni logistiche fornite in alcune fonti, che suggeriscono di tenere presente la necessità di difendere i documenti dall’azione di insetti e umidità, o la migliore ubicazione delle finestre per favorire la luminosità dei locali, o ancora la realizzazione di vie multiple d’accesso. Infine, viene considerata anche la presenza in loco di allestimenti strutturali quali banchi, podia, scaffali, nicchie e mobilio di vario genere, adibito in particolare alla sistemazione di volumi e tavolette.

 

Nel sesto capitolo (57-61) si approfondisce la problematica della conservazione dei documenti, considerando poi, a mo’ di conclusione della prima sezione del volume, le due possibili condizioni in cui archivi e biblioteche terminano la loro esistenza nel mondo antico: una degradazione naturale o una distruzione violenta, come avvenne ad Alessandria.

 

Come già detto, nella seconda sezione del suo lavoro (pp. 67-150) Gaëlle Coqueugniot fornisce un catalogo analitico delle biblioteche e degli archivi del mondo greco, organizzati in 36 siti, di cui sono indicati identificazione, epoca, localizzazione, elementi identificatori, planimetria e attività associate.