Lamagna, G. - Monterosso, G. (a cura di): I Taccuini, vol. I. Riproduzione anastatica e trascrizione dei taccuini 1-4. Paolo Orsi, Monumenti Antichi, 75, serie miscellanea XX, pp. XXXI+118 di testo, Tavv. 135, cm 24 x 34, ISBN : 978-88-7689-299-8, 112,50 €
(Giorgio Bretschneider Editore, Roma 2018)
 
Compte rendu par Federica Cordano, Università degli Studi di Milano
 
Nombre de mots : 907 mots
Publié en ligne le 2019-04-28
Citation: Histara les comptes rendus (ISSN 2100-0700).
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          L’Accademia Nazionale dei Lincei, della quale Paolo Orsi fu insigne membro dal 1924 alla morte nel 1935, si ripropone di pubblicare la trascrizione e la riproduzione fotografica dei 150 taccuini nei quali l’Orsi tenne diario delle sue attività scientifiche dal 1888 al 1934.

 

         L’Introduzione di G. Lamagna è il prezioso riepilogo dei 4 taccuini qui editi, appartenenti agli anni 1888 e 1889; mentre nell’utilissima Appendice si può leggere la trascrizione delle pagine dell’Inventario della Soprintendenza di Siracusa con l’elenco dei taccuini acquisiti dalla stessa nel 1964, lista che contiene in sequenza cronologica i nomi dei principali siti oggetto delle indagini dell’Orsi. E’ importante la tabella a p. XII fig.2, nella quale sono numerati progressivamente 151 taccuini, al quale numero occorre aggiungere il taccuino 108 bis, raggiungendo così un totale di 152. I taccuini n. 41 e n. 49 risultano tuttora dispersi, così che il totale disponibile assomma a 150.

 

         Le pagine introduttive di G. Monterosso danno conto delle pubblicazioni degli scavi condotti da P. Orsi, per la maggior parte firmate dallo stesso Orsi, ed in qualche caso dai successori, anche con l’ausilio dei taccuini, accanto al preziosissimo inventario degli oggetti depositati nel Museo di Siracusa redatto da Orsi stesso e dai suoi successori. Infatti i taccuini sono stati microfilmati e quindi utilizzati da illustri studiosi della Sicilia e della Calabria, quali Paola Pelagatti, Giovanni Rizza, Françoise Fouilland, Diego Elia e molti altri. Infatti i luoghi scavati o indagati dall’Orsi sono i principali siti archeologici della Sicilia orientale e della Calabria: egli fu ispettore e poi Soprintendente di Siracusa dal 1888 al 1932, ma dal 1907 al 1924 fu responsabile anche della Soprintendenza di Reggio Calabria.

 

         La prima pagina del primo taccuino qui pubblicato è espressione della svolta nella vita scientifica e professionale di Paolo Orsi: infatti porta la data “Firenze nell’aprile 1988”, città nella quale egli aveva il ruolo di bibliotecario; e poi, da pag. 38, siamo al “Museo Archeologico di Siracusa, il 15 7bre 1888” (conservo di proposito l’abbreviazione tipica di quei tempi), con l’allora Soprintendente Alberto Cavallari, e che lascerà solo con il pensionamento nel 1932. L’attuale Museo Archeologico Regionale di Siracusa porta il suo nome.

 

         La seconda parte della pubblicazione, con le riproduzioni delle pagine originali (quattro pagine per ogni pagina attuale), è molto preziosa per i disegni, le trascrizioni delle numerose epigrafi, le citazioni autografe delle ricerche condotte dall’Orsi, per non parlare degli schizzi topografici e delle piccole vedute.

 

         Nel primo taccuino sono da segnalare le pagine, ancora fiorentine, dedicate all’esegesi del Liber Pontificalis de l’Abbé Duchèsne (Parigi 1984-1986) e gli appunti sulle “Urne dipinte di Creta”. La parte siracusana è ricchissima di apografi di iscrizioni siracusane, taorminesi, acrensi e megaresi. Anche nel secondo taccuino spiccano per numero e novità i bolli “di manici di anfore” e la trascrizione di titoli cristiani di Siracusa; ancora in questo taccuino iniziano le descrizioni di aree di scavo di Akrai e di Megara Hyblaea. Il terzo taccuino ci porta a Pantalica, per poi tornare alla necropoli megarese, alla quale sono dedicati “brevi appunti storici”, dai quali deduciamo le letture dell’Orsi, sia degli autori antichi e che di quelli a lui contemporanei. Nel quarto taccuino continua la descrizione delle tombe megaresi, con relativa bibliografia, per passare poi alle necropoli sicule di Cassibile e Cozzo Pantano; anche qui da segnalare la trascrizione di epigrafi siracusane di varia epoca.

 

         A Paolo Orsi sono dedicate importanti voci delle maggiori enciclopedie italiane e straniere, oltre ad una serie di commemorazioni e convegni, di cui si dà conto qui sotto; però è utile accennare brevemente alla formazione di un giovane che, essendo nato nel 1859 a Rovereto sotto l’Impero austroungarico, ha frequentato l’università di Vienna, oltre a quelle di Padova e Roma, venendo in contatto con i maggiori studiosi dell’epoca. Tra il 1878 e il 1983 Paolo Orsi, ancora giovanissimo, si dedicò con grande passione alle antichità della sua terra, in particolare ai documenti epigrafici; e già negli anni giovanili aveva l’abitudine di annotare su taccuini le sue riflessioni e ricerche, sia archeologiche che bibliografiche.

 

         Nel 1884 ottenne la cittadinanza italiana, da lui richiesta, come l’altro grande archeologo roveretano, Federico Halbherr. Dal 1924 egli fu Senatore del Regno d’Italia.

 

         A Rovereto tornerà nel 1934 e vi morirà l’anno dopo; a lui è dedicata l'annuale Rassegna del cinema archeologico che si svolge dal 1990 presso il Museo Civico di Rovereto.

 

         Umberto Zanotti Bianco, che con lui fondò nel 1920 la Società Magna Grecia, lo commemorò a Rovereto nel 1950; e sempre a Rovereto si sono tenuti due convegni, nel 1990, e una mostra, nel 2009-10, dedicati ai grandi archeologi roveretani, qui di seguito indicati in rappresentanza di una amplissima bibliografia:

 

1. Paolo Orsi e l'archeologia del '900, Rovereto, 12-13 maggio 1990, Supplemento agli Annali del Museo Civico di Rovereto, vol.6,1990 (1991).

2. La ricerca archeologica nel Mediterraneo. P. Orsi – F. Halbherr – G. Gerola, Accademia Roveretana degli Agiati, Rovereto 1991.

3. Orsi, Halbherr, Gerola. L’archeologia italiana nel Mediterraneo, Catalogo della mostra (Rovereto, Palazzo Alberti, 2 ottobre 2009 – 30 giugno 2010), Rovereto 2010.

 

 

Indice

 

Editoriale (Alberto Quadrio Curzio, Antonio Giuliano) Pag. V

Presentazione (Gioconda Lamagna) Pag. VII

Introduzione (G.L.) Pag. IX

Appendice Pag. XIX

Sui taccuini di Paolo Orsi: letture del tempo (Giuseppina Monterosso) Pag. XXV

Criteri e convenzioni (G.L. – G.M.) Pag. XXIX

Parte I Trascrizioni Pagg.5-118

Parte II Riproduzioni Pagg.119-272

Abbreviazioni bibliografiche Pagg.273-274.