Ciliberto, Fulvia (a cura di) : Tra servizio civile e missioni estere: il contributo dell’Italia ai Beni Culturali della Terra Santa, (Atti del Convegno Internazionale e Inter-Ateneo, Campobasso 27 ottobre 2014), 21x29,7 cm, 232 p., ISBN : 978-88-7140-890-3, 28 €
(Edizioni Quasar, Roma 2018)
 
Compte rendu par Piera Arata, Liceo Artistico “Pinot Gallizio”, Alba (Cuneo), Italia
 
Nombre de mots : 1535 mots
Publié en ligne le 2019-09-11
Citation: Histara les comptes rendus (ISSN 2100-0700).
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          Il volume contiene gli Atti del Convegno Internazionale ed Inter-Ateneo (Università degli Studi del Molise, Università di Bari, Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme) tenutosi a Campobasso il 27 ottobre 2014, per presentare i risultati del progetto di ricerca scientifico Tutela, studio e valorizzazione del patrimonio museale, diretto dalla professoressa Fulvia Ciliberto, docente di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso l’Università del Molise. Lo scopo primario del progetto, frutto di una articolata sinergia tra varie istituzioni pubbliche e private (Università del Molise, di Bari, del Sacro Cuore di Milano, Ministero degli Affari Esteri, Studium Biblicum Franciscanum, Associazione pro Terra Sancta, Custodia della Terra Santa), era quello di censire, schedare e riprodurre digitalmente, studiare i beni archeologici della Custodia della Terra Santa, proseguendo l’iniziativa Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale della Custodia della Terra Santa, iniziato nel 2009 dall’ATS Pro Terra Sancta). Il “distacco” di alcuni giovani ricercatori italiani a Gerusalemme, attraverso il Servizio Civile Italiano, ha fornito una pregnanza civile e culturale al progetto, attraverso un volontariato archeologico che ha permesso di portare avanti la catalogazione e lo studio accurato dei reperti conservati presso il Museo della Terra Santa; gli studenti si sono giovati dell’esperienza e della disponibilità dei docenti ed esperti di archeologia della Facoltà di Scienze Bibliche ed Archeologia dello Studium Biblicum Franciscanum, in particolare Eugenio Alliata.   

 

         Il progetto ha prodotto risultati considerevoli: quasi 12000 reperti archeologici sono stati catalogati, alcuni dei quali studiati, pubblicati ed approfonditi in tesi di laurea e ricerche scientifiche; le biblioteche francescane del Convento di san Salvatore e dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme sono state riordinate, catalogati i fondi antichi, manoscritti ed a stampa, con la produzione di un catalogo OPAC integrato di oltre 57000 volumi (http://opac.bibliothecaterraesactae.org ) e la realizzazione del nuovo sito web (http:// bibliothecaterraesactae.org. Sono state compilate oltre 100000 schede secondo uno standard riconosciuto a livello internazionale in grado di dialogare con altri cataloghi.

 

         Le ricerche e gli studi scaturiti nel corso degli anni da questo lavoro di gruppo sono stati presentati al convegno di Campobasso, i cui Atti sono pubblicati in questo volume; oltre al lavoro dei giovani del Servizio Civile, scaturito in tesi di laurea, vengono forniti materiali inediti o ripubblicati, indicazioni metodologiche, nuove proposte di datazione e ricostruzione.

 

         L’apertura del Convegno, oltre ai saluti di rito, spetta a Ettore Janulardo (Fondazione Dià Cultura), Visioni di Gerusalemme. Funi e la pittura murale: il pittore Achille Funi (1890-1972), esponente della pittura novecentesca, ci lascia una fantasiosa immagine di Gerusalemme nel suo affresco della Sala dell’Arengo di Ferrara, una descrizione mediata tra la Gerusalemme celeste (quadrata, con dodici porte) e ricordi romani (Pantheon, Colonna Traiana, Torre Capitolina, San Pietro in Montorio).

 

         Alessandro Tedesco (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano),  presenta Il progetto “Libri Ponti di Pace” e il nuovo catalogo online delle biblioteche francescane di Gerusalemme, una esperienza “archeologica” per la stratificazione dei fondi librari e delle raccolte, l’analisi del libro a stampa e paleografica dei manoscritti; la preparazione del catalogo integrato è frutto di una convenzione tra l’Università Cattolica e la Custodia della Terra Santa, stipulata nel 2013.

 

         Davide Bianchi (Università di Vienna), In margine ad una placchetta dedicata a san Giorgio, riesamina la parte superiore di una laminella di bronzo, proveniente dal mercato antiquario e confluita nel 1956 nel Museo della Terra Santa, sia dal punto di vista epigrafico ed iconografico, sia della sua funzione, datandola in età bizantina, tra il VI e l’VIII secolo.

 

         Giuseppe Schiavariello (Università degli Studi di Bari) pubblica Un’epigrafe sepolcrale inedita da Gerusalemme, un cippo in pietra di forma rettangolare, riscoperto nel 2012 Museo della Terra Santa, con un’iscrizione cristiana in greco che ricorda la sepoltura di Alupia.

 

         Antonio Dell’Acqua (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), I Kämpferkapitelle con monogrammi dal S. Sepolcro di Gerusalemme, conduce un’analisi architettonica e storica dei sei capitelli rinvenuti durante i lavori di scavo e di restauro degli anni Sessanta dello scorso secolo, quattro dei quali sono conservati a Gerusalemme (due al Museo della Terra Santa, due al Patriarcato armeno), mentre altri due sono scomparsi. In marmo proconnesio, collocati al secondo livello dell’Anastasis, sarebbero una preziosa attestazione di un intervento di restauro dell’imperatore Maurizio Tiberio, tra VI e VII secolo, non ricordato dalle fonti.

 

         Fulvia Ciliberto (Università degli Studi del Molise), Sarcofagi in piombo decorati a rilievo di produzione siro-palestinese. Recensione critica degli studi e status quaestionis, partendo dall’analisi del coperchio di un sarcofago del Museo della Terra Santa, proveniente forse dalla zona di Gaza, databile a cavallo del IV e V d.C., conduce una lunga ed approfondita disamina su questa categoria di manufatti di produzione siropalestinese, ricostruendo la storia della ricerca, sottolineando i punti cruciale e le questioni ancora aperte (cronologia, la formazione del repertorio decorativo, le motivazioni funzionali, economiche e religiose).

 

         Di interesse metodologico è il contributo di Alessia Guidi (Università degli Studi del Molise), Riflessioni metodologiche sulla produzione ceramica: il caso delle lucerne di Ḫirbat al Muḫayyaṭ, che, attraverso una ricerca morfo-tipologica combinata all’esame autoptico degli impasti dell’argilla, circoscrive l’arco cronologico tra la fine del VII e l’inizio del VI a. C. e precisa i luoghi di produzione dei manufatti provenienti dalle tombe dell’Età del Ferro del Monte Nebo.

 

         Daniela Massara (Università degli Studi di Milano), Il mosaico con Province da Belkis-Zeugma. Una riconsiderazione a partire dai frammenti di Gerusalemme, esamina i tre lacerti conservati nel Museo della Terra Santa, con la rappresentazioni delle tre province romane di Germania, Africa e Macedonia, pertinenti ad un ampio tappeto musivo policromo, rinvenuto nel 1873 a Zeugma, una città posta al confine tra Siria e Turchia, disperso in seguito tra vari musei e collezioni. L’identificazione dei vari frammenti permette una ipotetica  ricostruzione del mosaico pavimentale di un ambiente quadrangolare (m. 3,66 x 6,24), forse termale o un peristilio, con la rappresentazione al centro di Nettuno sul carro, circondato da una banda interna con la rappresentazione di venti Province ed una cornice con girali d’acanto abitati da amorini e da maschere. L’opera, databile tra la fine del II e l’inizio del III d.C., legata alla scuola musiva di Antiochia, rappresenta allegoricamente la pacificazione dell’Impero Romano.

 

         L’articolo di Francesca Di Palma, Attis nella tradizione coroplastica. Le terrecotte figurate della collezione Steinhauser, riunisce le conclusioni della tesi magistrale discussa nel 2013-14 all’Università di Padova, focalizzandosi sulle sei rappresentazione di Attis, un semidio o eroe, il cui mito è legato alla dea Cibele e a Agtidis rinvenute tra le 188 figurine di terracotta del periodo ellenistico – romano, provenienti dalla collezione egizia di fra Cleophas Steinhauser (1872-1924), donata al Museo della Terra Santa di Gerusalemme; in particolare un esempio sembra rappresentare la scena della volontaria evirazione del giovane, un unicum nella coroplastica.

 

         Federica Grassi (Università degli Studi di Milano), Da Rodi a Gerusalemme: un frammento d’anfora con anse bollate, presenta le conclusioni della tesi magistrale discussa in Cattolica nel 2014; l’esame del reperto CTS-SB-05647, appartenente alla collezione di 72 anse rodie del Museo della Terra Santa, un esemplare che conserva ambedue le anse bollate, con il nome del fabbricante e dell’eponimo, permette di ottenere una più precisa datazione tra il 157-155 a.C. e di trarre alcune interessanti conclusioni sui legami commerciali e le relazioni culturali tra la cultura giudaica e quella ellenistica – romana.

 

         In conclusione, come emerge dai corposi risultati, il progetto Tutela, studio e valorizzazione del patrimonio museale si configura come un modello di “buona pratica”, attraverso la collaborazione di ampio respiro di varie istituzioni accademiche e culturali e l’articolazione in un lungo periodo; dimostra come nella tutela e nella valorizzazione dei beni culturali il volontariato di alto profilo culturale, con giovani formati, attraverso lo strumento del Servizio Civile nazionale, possa fornire quel motore indispensabile ad una attività di ricerca ed a una gestione efficace che passa attraverso una essenziale preliminare attività di ricognizione e di catalogazioni dei beni archeologici e librari. Il progetto, focalizzato sullo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme ha sostenuto e valorizzato un’attività italiana in Terra Santa di eccezionale valore scientifico e culturale.

 

 

Elenco dei contributi

 

Fulvia Ciliberto, Presentazione, pp. 7-10

Enzo di Nuoscio, Massimo Pazzini, Paolo Ponzio, Indirizzi di benvenuto e di saluto, pp. 11-18

Ettore Janulardo, Visioni di Gerusalemme. Funi e la pittura murale, pp. 21-31

Alessandro Tedesco, Il progetto “Libri Ponti di Pace” e il nuovo catalogo online delle biblioteche francescane di Gerusalemme, pp. 35-43

Davide Bianchi, In margine ad una placchetta dedicata a san Giorgio, pp. 45-59

Giuseppe Schiavariello, Un’epigrafe sepolcrale inedita da Gerusalemme, pp. 51-77

Antonio Dell’Acqua, I Kämpferkapitelle con monogrammi dal S. Sepolcro di Gerusalemme, pp. 79-102

Fulvia Ciliberto, Sarcofagi in piombo decorati a rilievo di produzione siro-palestinese. Recensione critica degli studi e status quaestionis, pp. 103-118

Alessia Guidi, Riflessioni metodologiche sulla produzione ceramica: il caso delle lucerne di Ḫirbat al Muḫayyaṭ, pp. 119-154

Daniela Massara, Il mosaico con Province da Belkis-Zeugma. Una riconsiderazione a partire dai frammenti di Gerusalemme, pp. 155-186

Francesca Di Palma, Attis nella tradizione coroplastica. Le terrecotte figurate della collezione Steinhauser, pp. 189-204

Federica Grassi, Da Rodi a Gerusalemme: un frammento d’anfora con anse bollate, pp. 207-219

Abbreviazioni utilizzate nel volume, p. 223

Tavole a colori, pp. 227-230