Giorcelli Bersani, Silvia – Venturino, Marica, con la collaborazione di Giordana Amabili (a cura di): I Liguri e Roma. Un popolo tra archeologia e storia. Atti del Convegno Aqui Terme (31 maggio - 1 giugno 2019), (Studi e ricerche sulla Gallia Cisalpina, 29), 425 p., ISBN: 978-88-5491-172-7, 45,00 €
(Edizioni Quasar, Roma 2021)
 
Compte rendu par Massimiliano Di Fazio, Università di Pavia
 
Nombre de mots : 1845 mots
Publié en ligne le 2023-12-08
Citation: Histara les comptes rendus (ISSN 2100-0700).
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       Il volume, curato da Silvia Giorcelli Bersani e Marica Venturino, è frutto di un convegno tenutosi nel 2019 ad Acqui Terme. Il tema, come indicato dal titolo, è quello della cultura ligure, ovvero di quell’area che non è assolutamente identificabile con l’attuale regione italiana, ma che in antico travalicava gli Appennini fino a riversarsi nel Piemonte meridionale, oltre ad estendersi verso la Francia da un lato e verso l’alto Tirreno dall’altro. In quest’area le fonti storiche collocano i Liguri, una popolazione che mantiene ostinatamente una sua difficoltà di definizione culturale. Un primo tentativo di affrontare la questione risale al 2004, con una importante mostra e relativo catalogo. Il libro che qui si recensisce rappresenta una preziosa occasione per tornare a riflettere sul tema, grazie alla presenza di contributi di numerosi specialisti e di interessanti novità.

 

       Prima dei saggi, due pagine sono dedicate al ricordo di Filippo Maria Gambari, studioso e protagonista dell’archeologia italiana scomparso poco prima della pubblicazione del libro.

 

       Il volume è diviso in tre parti: una sessione di interventi archeologici, una di interventi storici, e una parte di comunicazioni. La prima sessione si apre con un saggio in cui proprio Filippo Gambari si concentra sull’area ligure interna con una riflessione sui rapporti tra Liguri, Etruschi e Celti condotta non solo sulla base delle testimonianze archeologiche, ma anche delle fonti letterarie e delle indicazioni linguistiche ricavabili dalla toponomastica. Il secondo saggio, di Silvia Paltineri, riesce a ricostruire un quadro complessivo del popolamento ligure e delle strategie insediative partendo dalle fasi del Bronzo finale e arrivando alla ‘romanizzazione’: il quadro, molto dettagliato e ben strutturato, sarà senza dubbio un punto di partenza per tutti i futuri studi. Allo stesso modo bisognerà fare i conti con il contributo di Marica Venturino Gambari sulla cultura funeraria del mondo ligure, un tema che apre a questioni molto delicate come quelle relative al rapporto tra cultura materiale e identità, e che forse poteva essere affrontato con l’aiuto della letteratura teorica sull’argomento, ormai piuttosto nutrita. Il saggio successivo, di Daniele Arobba e Sila Motella De Carlo, offre dati molto interessanti ricavati da analisi archeobotaniche, che vengono utilizzati per uno studio sulle attività economiche del mondo ligure: agricoltura, produzioni alimentari, produzioni tessili. La sessione archeologica si chiude con un ottimo saggio di Mirella Robino, che offre un esempio di microstoria grazie all’analisi del caso dei Liguri Statielli: di questo gruppo la studiosa offre un quadro completo e approfondito, senza peraltro esimersi dall’affrontare temi difficili come l’identità degli Statielli e la loro relazione politica e culturale col mondo romano.  

 

       La sezione storica si apre con un contributo di Michele Bellomo sul tema dell’espansione romana nel III secolo a.C. e delle cosiddette ‘guerre liguri’. In queste pagine, lo studioso ripercorre le fonti letterarie che raccontano lo scontro tra Romani e Liguri, aggiungendo interessati riflessioni sul quadro strategico in cui queste guerre si inseriscono, e soprattutto approfondendo l’aspetto prosopografico, ovvero l’interesse politico delle grandi famiglie romane in queste vicende. Si tratta di un approccio che, dopo i fasti ottocenteschi legati soprattutto al nome di Friedrich Münzer, è tornato di attualità grazie a diversi studiosi, tra cui Nicola Terrenato, autore di un importante libro da poco pubblicato (The Early Roman Expansion into Italy, Cambridge University Press, 2019), che però Bellomo non prende in considerazione (anche perché, in effetti, il libro di Terrenato parla di Liguri solo en passant). Al II secolo è dedicato il saggio seguente, di Mattia Balbo, che si concentra su un episodio particolare, ovvero il trasferimento di un consistente gruppo di Liguri Apuani nel Sannio: addirittura 12000 secondo le fonti, un numero che però Balbo tende a ridimensionare con buoni argomenti. Si prosegue poi con Elisabetta Todisco, che offre un intervento sul modello di organizzazione degli insediamenti secondari nel mondo ligure ormai romanizzato. Riprendendo precedenti studi sul fenomeno del vicus e simili, Todisco riflette sull’uso di forme insediative e giuridiche come quelle dei municipia, fora e conciliabula come strumenti di organizzazione dei territori rurali. Uno dei documenti epigrafici più interessanti restituiti dall’area, la Sententia Minuciorum (nota anche come Tavola di Polcevera), è analizzata da Michel Tarpin, che ne mette in luce gli aspetti finanziari e dunque l’importanza per una ricostruzione delle dinamiche economiche del tardo II secolo a.C. Ancora aspetti economici legati alla vita rurale del territorio ligure sono oggetto del saggio di Francesco Mongelli, col quale arriviamo alla fase imperiale. Gli ultimi tre saggi della sezione sono dedicati rispettivamente alla componente celtica nell’onomastica di area ligure, analizzata da Francesco Rubat Borel; ad una curiosa e poco chiara iscrizione su una roccia del territorio di Cichero (frazione di San Colombano Certenoli), della quale Giovanni Mennella difende l’interpretazione – da altri messa in discussione – come iscrizione sacra riferibile ad un culto di Iuppiter; e a una panoramica delle fonti letterarie e scoliastiche tarde relative all’ethnos ligure, tra cui spicca il poema di Avieno Ora maritima, da parte di Andrea Pellizzari.  

 

       La terza sezione del volume raccoglie una serie di poster, sui quali non ci si sofferma singolarmente per ragioni di spazio. Si tratta comunque di una rassegna di novità molto interessanti. Ci limitiamo a segnalare lo studio di Angela Pola sulle importazioni falische nella necropoli di Genova, un contesto che attende di essere studiato nella sua interezza e la cui importanza non solo per la Liguria ma più in generale per la storia dell’Italia antica è del tutto evidente. Sempre tra i poster si segnalano interventi meno convenzionali, come gli studi archeobotanici e bioarcheologici, che rispetto al passato si mostrano sempre più in grado di offrire dati significativi per discorsi di tipo storico e culturale, e la ricerca sul tracciato della via Postumia con l’ausilio di tecniche informatiche (segnatamente ArcGIS). Ai poster seguono pagine in cui sono stati raccolti alcuni interventi al dibattito: una scelta che va assolutamente elogiata, e anzi rappresenta una soluzione che un tempo era più diffusa e andrebbe decisamente rimessa in auge. In chiusura, le organizzatrici propongono alcune riflessioni conclusive per dare un senso alla quantità di riflessioni e di novità offerte dal volume.

 

       Un volume dunque che, di là da quelle variazioni di livello che sono inevitabili nel caso di raccolte di saggi di diversi autori, si presenta come un’acquisizione molto importante non solo per chi si occupa di Italia settentrionale ma più in generale per chi è interessato all’Italia antica.  

 

 

Sommario

 

Presentazioni, 9

Luisa Papotti

Gianluca Cuniberti

Lorenzo Lucchini - Germano Leporati

Ricordando Filippo, 13     

  

I sessione: la documentazione archeologica

Filippo Maria Gambari, I Liguri tra Etruschi e Celti: la Liguria interna prima della romanizzazione, 17

Silvia Paltineri, Dinamiche del popolamento ligure dal Bronzo finale alla romanizzazione, 39

Marica Venturino, L’identità nella morte. Le necropoli dei Liguri, 65

Daniele Arobba, Sila Motella De Carlo, I Liguri. Aspetti economici e paleoambientali, 99

Mirella T.A. Robino, I Liguri Statielli tra identità e assimilazione nel mondo romano, 117      

 

II sessione: la discussione storica

Michele Bellomo, L’espansione romana nella seconda metà del III secolo a.C. e il caso delle guerre liguri: tra ‘grande strategia’ e competizione nobiliare, 149

Mattia Balbo, Contare i Ligures: il contesto del trasferimento degli Apuani nel Sannio, 169

Elisabetta Todisco, Per un modello di organizzazione degli agglomerati secondari della regio IX augustea, 183                                                                                                               

Michel Tarpin, La sententia Minuciorum: La procedura finanziaria come chiave dell’interpretazione territoriale, 195                                                                                          

Francesco Mongelli, Forme di vita rurale nella Liguria romana di età imperiale, 203            

Francesco Rubat Borel, La componente celtica nell’onomastica epicoria dell’epigrafia latina della Regio IX Liguria, 217                                                                                                

Giovanni Mennella, La “Prìa scritta” di Cichero: una cultualità di Iuppiter nel Levante ligure, 243

Andrea Pellizzari, Liguri e Liguria nelle fonti letterarie e scoliastiche tardoantiche, 259

           

COMUNICAZIONI

Sila Motella De Carlo, Frascaro (AL) - località Cascina Brumosa: dati archeobotanici, 281      

Stefano Marchiaro, Note sulla ceramica della seconda età del Ferro di Fossano (CN), 287     

Marina Giaretti, Marica Venturino, Elementi di costume ligure della seconda età del Ferro da Palazzolo Vercellese, 293                                                                                   

Germano LeporatiReliqua desiderantur. Mancanze e osservazioni preliminari per un riesame del bronzo siracusano di Ierone II di provenienza acquese, nel contesto di Acqui preromana, 301

Alberto Carlevaris, Fra continuità e innovazione. La romanizzazione del Piemonte sud-orientale nel I secolo a.C. e il caso di Forum Fulvii, 307  

Furio Ciciliot, Alcuni presunti toponimi romani acquesi in fonti anteriori al 1671, 315 

Angela Pola, Importazioni falische in sepolture liguri. I più antichi vasi figurati falisci della necropoli preromana di Genova, 323       

Simona Minozzi, Gloria Saccò, La necropoli ligure di Genicciola: nuovi dati bioarcheologici, 333

Ivan Repetto, La via Postumia tra Genova e Libarna. La funzione Least Cost Path di ArcGIS per una ricostruzione dell’antico percorso, 345   

Michela Ruffa, Golasecchiani o Liguri? Una comunità composita a Gropello Cairoli (PV), 355

Annamaria Carini, Borchie in bronzo dell’età del Ferro nel Piacentino: una moda etnica resiliente, 365      

James Tirabassi, Nicolò Donati, Claudio Cavazzuti, Alcuni Liguri sulla Pietra di Bismantova alle soglie della romanizzazione: prime analisi dei corredi delle tombe e del profilo biologico dei cremati, 373 

Roberto Macellari, Giada Pellegrini, Lucia Romoli, Valentina Uglietti, La signora della pietra: una Ligure alle soglie della conquista romana nel territorio reggiano. Storytelling e story-game ai Musei Civici di Reggio Emilia, 379                                                                                                   

Silvia Landi, Emanuela Paribeni, Luca Parodi, Ivo Tiscornia, Ricerche intorno alla necropoli ligure di Pulica (Fosdinovo - MS), 387                 

Giulio Ciampoltrini, Paolo Notini, L’insediamento ligure apuano del Monte Pisone (San Romano di Garfagnana, Lu). Nuovi dati (e qualche ipotesi per i Friniates), 395         

Giulia Picchi, La Versilia fra III e II secolo a.C.: Liguri, Etruschi e Romani, 409        

 

Discussione, 417                                                                                                                              

Silvia Giorcelli Bersani, Conclusioni, 423